L’amico ritrovato di Fred Uhlman - di Francesco Ponti
Titolo: L’amico ritrovato
Autore: Fred Uhlman
Casa editrice: Feltrinelli
Anno di pubblicazione: 1971
Recensione:
L’amico ritrovato è un libro che nasce come un’autobiografia “nascosta” in quanto, Fred Uhlman tende a raccontare attraverso la storia di Hans la sua storia.
Il libro è ambientato a Stoccarda, nella Germania nazista degli anni ’30 e tratta un tema molto importante, quale può essere l’amicizia fra un ragazzo ebreo (Hans) e il figlio di una famiglia nobile tedesca (Konradin).
I due ragazzi all’inizio sembrano di fatto non avere molte cose in comune, in quanto Konradin almeno in apparenza era molto diverso da Hans.., ma alla fine la grande passione per le monete greche e la voglia di vera amicizia che entrambi desideravano, li unirà in un’ amicizia più unica che rara iniziata il 15 marzo..
Questa amicizia apparentemente inscindibile, verrà duramente messa alla prova dal diffondersi del nazismo al quale lo stesso Konradin aderirà.
Si tratta di uno di quei libri che bisogna leggere “per forza”, capace di tenerti con il fiato sospeso e di fornire una visione concreta di cosa potesse significare essere un ebreo negli anni dell’avvento della guerra.
Autore: Fred Uhlman
Casa editrice: Feltrinelli
Anno di pubblicazione: 1971
Recensione:
L’amico ritrovato è un libro che nasce come un’autobiografia “nascosta” in quanto, Fred Uhlman tende a raccontare attraverso la storia di Hans la sua storia.
Il libro è ambientato a Stoccarda, nella Germania nazista degli anni ’30 e tratta un tema molto importante, quale può essere l’amicizia fra un ragazzo ebreo (Hans) e il figlio di una famiglia nobile tedesca (Konradin).
I due ragazzi all’inizio sembrano di fatto non avere molte cose in comune, in quanto Konradin almeno in apparenza era molto diverso da Hans.., ma alla fine la grande passione per le monete greche e la voglia di vera amicizia che entrambi desideravano, li unirà in un’ amicizia più unica che rara iniziata il 15 marzo..
Questa amicizia apparentemente inscindibile, verrà duramente messa alla prova dal diffondersi del nazismo al quale lo stesso Konradin aderirà.
Si tratta di uno di quei libri che bisogna leggere “per forza”, capace di tenerti con il fiato sospeso e di fornire una visione concreta di cosa potesse significare essere un ebreo negli anni dell’avvento della guerra.
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