E l’ eco rispose di Khaled Hosseini - di Aleksandro Aliaj
Nell’ autunno del 1952 Sabur lascia il villaggio di Shadbagh per accompagnare la figlia Pari di tre anni, a Kabul. Al viaggio, nonostante la contrarietà del padre, si unisce anche il figlio maschio, Abdullah, strettamente legato alla sorellina. Una volta giunti a Kabul dall'adorato zio Nabi, che lavora come tuttofare presso la famiglia Wahdati, Abdullah scopre che sta per accadere qualcosa di tragico.
La sorellina Pari, infatti, viene lasciata "in affido" ai coniugi Wahdati, per realizzare il sogno della signora Nila di avere una figlia. Abdullah, suo malgrado, è costretto ad accettare la decisione del padre, anche se in realtà sa che non riuscirà mai a perdonarlo.
A me è piaciuto soprattutto questa parte del romanzo perché Hosseini, l’autore del libro, ha narrato queste vicende in modo coinvolgente, appassionante ed emotivamente toccante. Le tematiche affrontate sono tante e nel romanzo le vicende dei tanti personaggi si intrecciano con la Storia drammatica di un Paese, l'Afghanistan, profondamente segnato da decenni di guerre e violenze. Hosseini, utilizzando una scrittura semplice ma raffinata, trascina il lettore in un viaggio (da Kabul a Parigi, da San Francisco all'isola greca di Tinos) in cui vengono condensate le mille sfaccettature dell'animo umano: dai mille modi di amare al tradimento, dall'egoismo alla capacità di sacrificarsi per gli altri, dalla gioia di un momento all'infelicità di una vita, dal sogno alla dura realtà dell'esistenza quotidiana. Il tema centrale del libro è l’amore, la cura verso chi ci è accanto, ma soprattutto nel libro si coglie quanto siano importanti le scelte personali, poiché condizionano spesso la vita di chi ci è accanto.
E l'eco rispose, dunque, può essere considerato un grande romanzo capace di suscitare svariate emozioni nel lettore, ma anche di indurlo a riflettere sui valori più semplici e autentici della vita, come l'affetto che lega un fratello e una sorella proprio come me e mia sorella ed è per questo che mi ha colpito molto il romanzo di Hosseini.
La sorellina Pari, infatti, viene lasciata "in affido" ai coniugi Wahdati, per realizzare il sogno della signora Nila di avere una figlia. Abdullah, suo malgrado, è costretto ad accettare la decisione del padre, anche se in realtà sa che non riuscirà mai a perdonarlo.
A me è piaciuto soprattutto questa parte del romanzo perché Hosseini, l’autore del libro, ha narrato queste vicende in modo coinvolgente, appassionante ed emotivamente toccante. Le tematiche affrontate sono tante e nel romanzo le vicende dei tanti personaggi si intrecciano con la Storia drammatica di un Paese, l'Afghanistan, profondamente segnato da decenni di guerre e violenze. Hosseini, utilizzando una scrittura semplice ma raffinata, trascina il lettore in un viaggio (da Kabul a Parigi, da San Francisco all'isola greca di Tinos) in cui vengono condensate le mille sfaccettature dell'animo umano: dai mille modi di amare al tradimento, dall'egoismo alla capacità di sacrificarsi per gli altri, dalla gioia di un momento all'infelicità di una vita, dal sogno alla dura realtà dell'esistenza quotidiana. Il tema centrale del libro è l’amore, la cura verso chi ci è accanto, ma soprattutto nel libro si coglie quanto siano importanti le scelte personali, poiché condizionano spesso la vita di chi ci è accanto.
E l'eco rispose, dunque, può essere considerato un grande romanzo capace di suscitare svariate emozioni nel lettore, ma anche di indurlo a riflettere sui valori più semplici e autentici della vita, come l'affetto che lega un fratello e una sorella proprio come me e mia sorella ed è per questo che mi ha colpito molto il romanzo di Hosseini.
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