Il Codice Da Vinci di Dan Brown - di Naime Murati
“Il Codice Da Vinci” è un thriller di Dan Brown pubblicato in Italia nel 2004 con protagonista il professor Robert Langdon esperto in simbologia che insegna all’università di Harvard, negli stati uniti d’America, e Sophie Neveu, crittologa della polizia di Parigi.
Il signor Saunière, il curatore del museo del Louvre, viene ucciso nella notte da Silas, un monaco albino che lavorava per il “Maestro” pensando che così facendo avrebbe salvato la fede. Prima di sparargli allo stomaco si fa dire dove il Priorato di Sion, antica associazione segreta fondata nel 1099 a Gerusalemme da Goffredo di Buglione, nasconde “la chiave di volta”, peccato che sia una bugia. Quando il curatore capisce che l’albino ha ucciso anche gli altri tre sénécheux intuisce che è suo dovere salvare la verità e prima di morire riesce a lasciare dei messaggi criptici.
Silas capisce di essere stato imbrogliato quando, con l’aiuto del vescovo Aringarosa riesce ad entrare nel cuore della notte nella chiesa di Saint-Sulpice accolto da suor Sandrine e non trova “la chiave di volta”, scoprendo invece che era una trappola per informare gli altri membri del fatto che qualcuno era riuscito a scoprire la loro identità, quando trova la suora chiamare dei numeri la uccide.
Robert Langdon viene svegliato nella notte da una telefonata del portinaio che lo informa che una persona chiede di lui, dopo aver rifiutato di vedere tale persona sente bussare, appena apre la porta il tenente Collet della polizia giudiziaria di Parigi gli chiede di seguirlo al Louvre.
Il capitano Bezu Fache, soprannominato “il toro” dai suoi sottoposti, lo porta all’interno della galleria dicendogli di averlo chiamato per la sua specializzazione in simbologia dato che, la vittima prima di disegnarsi sul corpo con il suo stesso sangue un pentacolo, si era tolto tutti i vestiti e aveva preso la stessa “posa” dell’uomo vitruviano, con una penna dall’inchiostro trasparente che si usano nei musei per segnare, ad esempio, i quadri che devono venir restaurati, aveva scritto dei numeri, una frase e “P.S. Trova Robert Langdon” per questo e anche per il fatto che sull’agenda della vittima era segnato un appuntamento col professore, a cui però il curatore non si era presentato, Langdon era il primo indiziato, questa scritta però era stata cancellata dal capitano per non “spaventare” Robert dopo essere stata fotografata.
Bechu Fache aveva chiesto la sua presenza in modo da poterlo interrogare senza che lui se ne accorgesse, aspettando che dicesse qualcosa che lo avrebbe incastrato. Ad un certo punto vengono interrotti da Sophie Neveu che entra nella galleria dicendo che aveva risolto la stana combinazione dei numeri che se messi in ordine erano i numeri della sequenza di Fibonacci, si presento a Robert aggiungendo che l’ambasciata aveva per lui un messaggio importante, quando telefonò al numero che la crittologa gli aveva consegnato rispose una segreteria, era la voce di Sophie che gli diceva che si trovava in pericolo e che la polizia sospettava di lui, dandogli poi delle istruzioni precise. Si trovarono alla toilette dove la donna gli disse che quando il tenente era andato al suo hotel gli aveva infilato nella tasca della giacca un GPS per tenere sotto controllo i suoi spostamenti, Sophie aveva capito che il nonno, dal quale si era allontanata perché scandalizzata dal rito a cui per sbaglio aveva assistito, le aveva lasciato un messaggio e quindi aveva intenzione di fare scappare lo studioso, infatti era arrivata al Louvre senza informare i suoi superiori.
Nel momento in cui un furgoncino è al semaforo sotto di loro lanciano dalla finestra il GPS sistemato all’interno di una saponetta del bagno, facendo credere che fossero scappati buttandosi dalla finestra. Tutti gli agenti di polizia inseguirono il furgone permettendo ai due di indagare sui messaggi lasciati dal nonno. Trovano una chiave laser in oro che portava lo stemma del priorato, il giglio con sopra P.S., anche sulla chiave il curatore aveva scritto con la penna trasparente e loro riuscirono a leggere un indirizzo grazie alla lampada a luci nere che avevano preso alla galleria dalle cose lasciate dalla scientifica. Dopo aver depistato la polizia comprando due biglietti del treno con la carta di credito prendono un taxi e vanno all’indirizzo di un deposito della banca di Zurigo, dove prelevarono una scatola con una rosa intarsiata sopra inserendo prima la chiave e poi la sequenza di Fibonacci, che erano i numeri che il curatore aveva scritto con l’inchiostro trasparente sul pavimento della galleria affianco al suo corpo, all’interno c’era un cryptex, costruito da Saunière, che si sarebbe aperto solo se i suoi cinque anelli, sui quali erano scritte delle lettere, fossero stati allineati componendo la parola corretta. Quando il portinaio della banca aveva riconosciuto i due “fuggitivi” per via delle loro foto che erano su tutti i telegiornali aveva chiamato all’istante la polizia.
Dato che gli agenti erano appostati intorno alla banca aspettando l’arrivo del mandato che il responsabile, André Vernet, aveva chiesto per guadagnare tempo ed evitare uno scandalo per la sua banca. Vernet li aiuta a scappare su uno dei furgoni che usava la banca per la consegna a domicilio delle cassette ai clienti, quando però alla radio sente che secondo la polizia avevano ucciso altre tre persone, ovvero gli sénécheux, li minaccia e loro riescono a fuggire con il furgone.
Robert aveva un amico, sir Leigh Teabing, un nobile nominato cavaliere dalla regina che abitava nelle vicinanze e che era un grande studioso del Graal. I due decidono quindi di rifugiarsi nella grande villa del nobile studioso sperando che non fosse a conoscenza delle insinuazioni. Nonostante sia notte fonda Leigh li accoglie insieme al suo maggiordomo, Robert gli chiede di aiutarlo a raccontare la storia del Graal a cui aveva dedicato la vita.
Teabing e Langdon raccontano quindi di come Costantino avesse eliminato parti della bibbia in cui si parlava della moglie di Gesù, Maria Maddalena, e di qualsiasi altra cosa che rendesse Gesù un semplice umano invece che “divino”, prima di adottare il cristianesimo come religione dell’impero romano, del fatto che Maria Maddalena fosse in realtà il Graal e anche la madre della discendenza di Gesù, che molti personaggi famosi della storia fecero parte del Priorato di Sion come ad esempio Leonardo da Vinci che nel suo dipinto dell’ultima cena aveva disegnato Maddalena alla destra di Gesù e di altri dettagli che facevano intendere che Leonardo fosse a conoscenza del segreto, le raccontano la vera storia dei Templari, che viaggiavano alla ricerca del Graal.
Quando finiscono di raccontare Teabing aveva il cryptex in mano e Robert analizzava la scatola di palissandro nella quale trovò un messaggio che però non gli sembrava scritto in nessuna lingua che conoscesse, in quel momento Silas, che li stava spiando e che sapeva dove si trovavano grazie al “Maestro”, gli dà una botta in testa da dietro che lo fa cadere a terra svenuto dopo di che minaccia Teabing con la pistola che teneva in mano, il nobile però aveva una grave malattia e quindi doveva camminare con l’ausilio di grucce mentre avanzava per consegnargli il cryptex scivola e gli tira la gruccia sul cilicio, una cinghia che teneva stretta alla coscia con all’interno degli uncini che gli si infilavano nella carne, che portava essendo membro dell’Opus Dei, anche se molti altri membri non lo portavano, il monaco cadde a terra e loro lo legano, nella caduta la pistola spara un colpo che si va a conficcare nel pavimento.
Nel frattempo la polizia li aveva rintracciati grazie al GPS che la banca aveva messo in tutti i furgoni in caso di furto. Quando il tenente Collet sente lo sparo capisce che deve intervenire nonostante il capitano gli avesse detto che doveva aspettarlo prima di agire.
Teabing, Robert, Sophie e il maggiordomo appena sentirono le sirene della polizia che aveva tirato giù il cancello per entrare nel giardino del castello, scappano con una macchina infilando il monaco legato nel cofano.
Il nobile intanto aveva chiamato il pilota dell’aereo che lo portava a Londra per le sue visite mediche che avrebbe avuto bisogno dell’aereo.
Bezu Fache scopre la loro destinazione e vola anche lui fino a Londra lasciando Collet con la scientifica a casa del ricco. Il capitano chiede che l’aereo con cui sono partiti venga bloccato all’atterraggio senza far uscire nessuno prima del suo arrivo. Quando atterrano, maggiordomo e cavaliere mettono in atto una mesa in scena e riescono a nascondere Sophie, Robert e il monaco nella sua limousine. Avendo trovato la parola del cryptex sull’aereo, grazie all’indovinello che Robert aveva trovato nella scatola prima di essere colpito dal monaco, avevano scoperto che al suo interno ne conteneva un altro più piccolo con il suo indovinello quindi raggiunsero una particolare chiesa costruita dai templari in cui entrano grazie a un'altra messa recitazione. Nel frattempo Rèmy, il maggiordomo, che aveva nascosto la limousine si rivelò anche lui come Silas dalla parte del “Maestro”, anche se per motivi totalmente diversi, ovvero per i soldi, quindi libera l’albino ed entrano nella chiesa, il maggiordomo però non avrebbe dovuto farsi vedere mentre invece quando capisce che Silas non sarebbe riuscito a portare a termine la missione e quindi di recuperare il cryptex entrò in azione rapendo Teabing e prendendosi “la chiave di volta”, minacciando il professore e la crittologa che se avessero chiamato la polizia o li avessero seguiti il loro amico sarebbe morto.
Ovviamente i due non potevano restare con le mani in mano e in più dovevano recuperare il cryptex, così vanno in una biblioteca di cui Leigh aveva parlato loro, prima di salire sul treno Sophie chiama la polizia per denunciare il rapimento di sir Leigh Teabing, la polizia però appena sente il suo nome le passa il capitano della polizia giudiziaria di Parigi che li invita ad andare in una caserma perché si trovavano in pericolo, aveva capito dato che Collet nella soffitta della stalla in cui sir Leigh teneva le sue macchine aveva trovato, insieme ai suoi agenti, tutta l’attrezzatura necessari per spiare i sénécheux e delle prove che lo incastravano.
Alla biblioteca scoprono che dovevano cercare la parola sulla tomba di Newton.
Quando arrivarono a Westminster trovarono una scritta con carboncino sulla tomba che diceva che avrebbero dovuto raggiungere i giardini sud se volevano rivedere Teabing.
Quando raggiunsero il luogo indicato il “Maestro” si rivelò essere sir Leigh Teabing, allora Robert inganna il nobile rompendo il cryptex ma prima risolvendo l’indovinello e quindi riuscire ad ottenere il documento al suo interno. Nel momento in cui il cavaliere capisce di essere stato imbrogliato arriva la polizia che lo arresta.
Grazie all’ultimo messaggio Sophie riesce a ricongiungersi col fratello e la nonna che credeva morti, scoprendo anche di essere una discendente di Gesù e Maria Maddalena, Robert scopre dove è nascosto il Graal mantenendone il segreto.
Avendo già letto un romanzo di Dan Brown, Crypto, mi aspettavo qualcosa di diverso anche se non mi è dispiaciuto, l’ho trovato intrigante e scorrevole, non ho impiegato più di qualche giorno per leggerlo tutto.
Essendo un romanzo e non un libro di storia penso che abbia ricevuto troppe critiche negative, l’autore è stato in grado di raccontare delle mezze verità facendo combaciare tutto e rendendole agli occhi del lettore quasi plausibili tanto che appena ne ho avuta la possibilità ho fatto delle ricerche su internet scoprendo che molte cose fossero totalmente inventate, nonostante questo penso che meriti di esser letto: le scene d’azione sono avvincenti e ben descritte a parer mio, i colpi di scena e la suspense rendono il romanzo molto coinvolgente.
Lo consiglio a chi, come me, piacciono i libri con azione, suspense e qualche mistero da risolvere.
Il signor Saunière, il curatore del museo del Louvre, viene ucciso nella notte da Silas, un monaco albino che lavorava per il “Maestro” pensando che così facendo avrebbe salvato la fede. Prima di sparargli allo stomaco si fa dire dove il Priorato di Sion, antica associazione segreta fondata nel 1099 a Gerusalemme da Goffredo di Buglione, nasconde “la chiave di volta”, peccato che sia una bugia. Quando il curatore capisce che l’albino ha ucciso anche gli altri tre sénécheux intuisce che è suo dovere salvare la verità e prima di morire riesce a lasciare dei messaggi criptici.
Silas capisce di essere stato imbrogliato quando, con l’aiuto del vescovo Aringarosa riesce ad entrare nel cuore della notte nella chiesa di Saint-Sulpice accolto da suor Sandrine e non trova “la chiave di volta”, scoprendo invece che era una trappola per informare gli altri membri del fatto che qualcuno era riuscito a scoprire la loro identità, quando trova la suora chiamare dei numeri la uccide.
Robert Langdon viene svegliato nella notte da una telefonata del portinaio che lo informa che una persona chiede di lui, dopo aver rifiutato di vedere tale persona sente bussare, appena apre la porta il tenente Collet della polizia giudiziaria di Parigi gli chiede di seguirlo al Louvre.
Il capitano Bezu Fache, soprannominato “il toro” dai suoi sottoposti, lo porta all’interno della galleria dicendogli di averlo chiamato per la sua specializzazione in simbologia dato che, la vittima prima di disegnarsi sul corpo con il suo stesso sangue un pentacolo, si era tolto tutti i vestiti e aveva preso la stessa “posa” dell’uomo vitruviano, con una penna dall’inchiostro trasparente che si usano nei musei per segnare, ad esempio, i quadri che devono venir restaurati, aveva scritto dei numeri, una frase e “P.S. Trova Robert Langdon” per questo e anche per il fatto che sull’agenda della vittima era segnato un appuntamento col professore, a cui però il curatore non si era presentato, Langdon era il primo indiziato, questa scritta però era stata cancellata dal capitano per non “spaventare” Robert dopo essere stata fotografata.
Bechu Fache aveva chiesto la sua presenza in modo da poterlo interrogare senza che lui se ne accorgesse, aspettando che dicesse qualcosa che lo avrebbe incastrato. Ad un certo punto vengono interrotti da Sophie Neveu che entra nella galleria dicendo che aveva risolto la stana combinazione dei numeri che se messi in ordine erano i numeri della sequenza di Fibonacci, si presento a Robert aggiungendo che l’ambasciata aveva per lui un messaggio importante, quando telefonò al numero che la crittologa gli aveva consegnato rispose una segreteria, era la voce di Sophie che gli diceva che si trovava in pericolo e che la polizia sospettava di lui, dandogli poi delle istruzioni precise. Si trovarono alla toilette dove la donna gli disse che quando il tenente era andato al suo hotel gli aveva infilato nella tasca della giacca un GPS per tenere sotto controllo i suoi spostamenti, Sophie aveva capito che il nonno, dal quale si era allontanata perché scandalizzata dal rito a cui per sbaglio aveva assistito, le aveva lasciato un messaggio e quindi aveva intenzione di fare scappare lo studioso, infatti era arrivata al Louvre senza informare i suoi superiori.
Nel momento in cui un furgoncino è al semaforo sotto di loro lanciano dalla finestra il GPS sistemato all’interno di una saponetta del bagno, facendo credere che fossero scappati buttandosi dalla finestra. Tutti gli agenti di polizia inseguirono il furgone permettendo ai due di indagare sui messaggi lasciati dal nonno. Trovano una chiave laser in oro che portava lo stemma del priorato, il giglio con sopra P.S., anche sulla chiave il curatore aveva scritto con la penna trasparente e loro riuscirono a leggere un indirizzo grazie alla lampada a luci nere che avevano preso alla galleria dalle cose lasciate dalla scientifica. Dopo aver depistato la polizia comprando due biglietti del treno con la carta di credito prendono un taxi e vanno all’indirizzo di un deposito della banca di Zurigo, dove prelevarono una scatola con una rosa intarsiata sopra inserendo prima la chiave e poi la sequenza di Fibonacci, che erano i numeri che il curatore aveva scritto con l’inchiostro trasparente sul pavimento della galleria affianco al suo corpo, all’interno c’era un cryptex, costruito da Saunière, che si sarebbe aperto solo se i suoi cinque anelli, sui quali erano scritte delle lettere, fossero stati allineati componendo la parola corretta. Quando il portinaio della banca aveva riconosciuto i due “fuggitivi” per via delle loro foto che erano su tutti i telegiornali aveva chiamato all’istante la polizia.
Dato che gli agenti erano appostati intorno alla banca aspettando l’arrivo del mandato che il responsabile, André Vernet, aveva chiesto per guadagnare tempo ed evitare uno scandalo per la sua banca. Vernet li aiuta a scappare su uno dei furgoni che usava la banca per la consegna a domicilio delle cassette ai clienti, quando però alla radio sente che secondo la polizia avevano ucciso altre tre persone, ovvero gli sénécheux, li minaccia e loro riescono a fuggire con il furgone.
Robert aveva un amico, sir Leigh Teabing, un nobile nominato cavaliere dalla regina che abitava nelle vicinanze e che era un grande studioso del Graal. I due decidono quindi di rifugiarsi nella grande villa del nobile studioso sperando che non fosse a conoscenza delle insinuazioni. Nonostante sia notte fonda Leigh li accoglie insieme al suo maggiordomo, Robert gli chiede di aiutarlo a raccontare la storia del Graal a cui aveva dedicato la vita.
Teabing e Langdon raccontano quindi di come Costantino avesse eliminato parti della bibbia in cui si parlava della moglie di Gesù, Maria Maddalena, e di qualsiasi altra cosa che rendesse Gesù un semplice umano invece che “divino”, prima di adottare il cristianesimo come religione dell’impero romano, del fatto che Maria Maddalena fosse in realtà il Graal e anche la madre della discendenza di Gesù, che molti personaggi famosi della storia fecero parte del Priorato di Sion come ad esempio Leonardo da Vinci che nel suo dipinto dell’ultima cena aveva disegnato Maddalena alla destra di Gesù e di altri dettagli che facevano intendere che Leonardo fosse a conoscenza del segreto, le raccontano la vera storia dei Templari, che viaggiavano alla ricerca del Graal.
Quando finiscono di raccontare Teabing aveva il cryptex in mano e Robert analizzava la scatola di palissandro nella quale trovò un messaggio che però non gli sembrava scritto in nessuna lingua che conoscesse, in quel momento Silas, che li stava spiando e che sapeva dove si trovavano grazie al “Maestro”, gli dà una botta in testa da dietro che lo fa cadere a terra svenuto dopo di che minaccia Teabing con la pistola che teneva in mano, il nobile però aveva una grave malattia e quindi doveva camminare con l’ausilio di grucce mentre avanzava per consegnargli il cryptex scivola e gli tira la gruccia sul cilicio, una cinghia che teneva stretta alla coscia con all’interno degli uncini che gli si infilavano nella carne, che portava essendo membro dell’Opus Dei, anche se molti altri membri non lo portavano, il monaco cadde a terra e loro lo legano, nella caduta la pistola spara un colpo che si va a conficcare nel pavimento.
Nel frattempo la polizia li aveva rintracciati grazie al GPS che la banca aveva messo in tutti i furgoni in caso di furto. Quando il tenente Collet sente lo sparo capisce che deve intervenire nonostante il capitano gli avesse detto che doveva aspettarlo prima di agire.
Teabing, Robert, Sophie e il maggiordomo appena sentirono le sirene della polizia che aveva tirato giù il cancello per entrare nel giardino del castello, scappano con una macchina infilando il monaco legato nel cofano.
Il nobile intanto aveva chiamato il pilota dell’aereo che lo portava a Londra per le sue visite mediche che avrebbe avuto bisogno dell’aereo.
Bezu Fache scopre la loro destinazione e vola anche lui fino a Londra lasciando Collet con la scientifica a casa del ricco. Il capitano chiede che l’aereo con cui sono partiti venga bloccato all’atterraggio senza far uscire nessuno prima del suo arrivo. Quando atterrano, maggiordomo e cavaliere mettono in atto una mesa in scena e riescono a nascondere Sophie, Robert e il monaco nella sua limousine. Avendo trovato la parola del cryptex sull’aereo, grazie all’indovinello che Robert aveva trovato nella scatola prima di essere colpito dal monaco, avevano scoperto che al suo interno ne conteneva un altro più piccolo con il suo indovinello quindi raggiunsero una particolare chiesa costruita dai templari in cui entrano grazie a un'altra messa recitazione. Nel frattempo Rèmy, il maggiordomo, che aveva nascosto la limousine si rivelò anche lui come Silas dalla parte del “Maestro”, anche se per motivi totalmente diversi, ovvero per i soldi, quindi libera l’albino ed entrano nella chiesa, il maggiordomo però non avrebbe dovuto farsi vedere mentre invece quando capisce che Silas non sarebbe riuscito a portare a termine la missione e quindi di recuperare il cryptex entrò in azione rapendo Teabing e prendendosi “la chiave di volta”, minacciando il professore e la crittologa che se avessero chiamato la polizia o li avessero seguiti il loro amico sarebbe morto.
Ovviamente i due non potevano restare con le mani in mano e in più dovevano recuperare il cryptex, così vanno in una biblioteca di cui Leigh aveva parlato loro, prima di salire sul treno Sophie chiama la polizia per denunciare il rapimento di sir Leigh Teabing, la polizia però appena sente il suo nome le passa il capitano della polizia giudiziaria di Parigi che li invita ad andare in una caserma perché si trovavano in pericolo, aveva capito dato che Collet nella soffitta della stalla in cui sir Leigh teneva le sue macchine aveva trovato, insieme ai suoi agenti, tutta l’attrezzatura necessari per spiare i sénécheux e delle prove che lo incastravano.
Alla biblioteca scoprono che dovevano cercare la parola sulla tomba di Newton.
Quando arrivarono a Westminster trovarono una scritta con carboncino sulla tomba che diceva che avrebbero dovuto raggiungere i giardini sud se volevano rivedere Teabing.
Quando raggiunsero il luogo indicato il “Maestro” si rivelò essere sir Leigh Teabing, allora Robert inganna il nobile rompendo il cryptex ma prima risolvendo l’indovinello e quindi riuscire ad ottenere il documento al suo interno. Nel momento in cui il cavaliere capisce di essere stato imbrogliato arriva la polizia che lo arresta.
Grazie all’ultimo messaggio Sophie riesce a ricongiungersi col fratello e la nonna che credeva morti, scoprendo anche di essere una discendente di Gesù e Maria Maddalena, Robert scopre dove è nascosto il Graal mantenendone il segreto.
Avendo già letto un romanzo di Dan Brown, Crypto, mi aspettavo qualcosa di diverso anche se non mi è dispiaciuto, l’ho trovato intrigante e scorrevole, non ho impiegato più di qualche giorno per leggerlo tutto.
Essendo un romanzo e non un libro di storia penso che abbia ricevuto troppe critiche negative, l’autore è stato in grado di raccontare delle mezze verità facendo combaciare tutto e rendendole agli occhi del lettore quasi plausibili tanto che appena ne ho avuta la possibilità ho fatto delle ricerche su internet scoprendo che molte cose fossero totalmente inventate, nonostante questo penso che meriti di esser letto: le scene d’azione sono avvincenti e ben descritte a parer mio, i colpi di scena e la suspense rendono il romanzo molto coinvolgente.
Lo consiglio a chi, come me, piacciono i libri con azione, suspense e qualche mistero da risolvere.
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